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Modulo 1: Gestione della crisi con i minori migranti

Il modulo ha l’obiettivo principale di contribuire alla corretta e rapida segnalazione e al giusto e celere intervento in un evento di crisi, in particolare se si tratta della vita di un/a bambino/a migrante, considerando il suo contesto migratorio e le sue specificità culturali. Inoltre, prepara il discente a identificare i fattori di rischio di una crisi, così da prevenirla, e offre gli strumenti per aiutare a sviluppare un intervento efficiente ed efficace nella fase di post-crisi (Monitoraggio & Valutazione e gli strumenti di giudizio – svilupparli e applicarli).

In questo senso è organizzato in quattro unità:

  1. La crisi nella vita di un bambino migrante;
  2. Fattori di rischio nella vita dei bambini migranti;
  3. Gestione della crisi in un contesto migratorio;
  4. Periodo post-crisi nella vita di un bambino migrante

Il modulo permette al discente di sviluppare delle strategie per comprendere il background del minore e i suoi bisogni; di identificare rapidamente i segni e i sintomi di una persona disadattata; di pianificare una gestione integrata che coinvolga anche la famiglia e la comunità; di facilitare sia una segnalazione e una comunicazione competenti tra le entità nelle questioni riguardanti i bambini migranti, sia la gestione di una situazione post-crisi.

Le unità 3 e 4 del corso in inglese, o 1 e 2 del corso in italiano offriranno al discente uno sguardo d’insieme su una “situazione di crisi”, un segmento extra interessante per un operatore sociale, sebbene le unità non intendano offrire una formazione completa in una situazione d’emergenza.

Titolo e spiegazione delle unità ​

Numero Titolo Descrizione
1 La crisi nella vita di un bambino migrante Un contesto di crisi ha cause diverse e può portare a conseguenze diverse, consentendo lo sviluppo di fattori di rischio per problemi psicosociali. È fondamentale identificare i sintomi e i segnali che indicano che i bisogni di un bambino migrante vengono trascurati.
2 Fattori di rischio nella vita dei bambini migranti Dopo aver identificato i fattori di rischio, che possono portare alla comparsa di problemi psicosociali nello sviluppo del bambino, è necessario ideare (e implementare) una risposta attraverso le Strategie di Prevenzione del Rischio.
3 Gestione della crisi in un contesto migratorio Per gestire diverse situazioni di emergenza è fondamentale comprendere i livelli di crisi e gli indicatori così da monitorare il livello di pericolo. Per una risposta efficace e valida, è importante comprendere il ruolo dei diversi attori e capire l’importanza della collaborazione multisettoriale. L’intervento psicosociale nelle situazioni di crisi è basilare per garantire la sicurezza fisica delle persone e per promuovere il ristabilimento di un adeguato livello di autonomia funzionale.
4 Periodo post-crisi nella vita di un bambino migrante Affinché l’integrazione abbia successo, è necessario garantire la sostenibilità dell’azione di intervento. Il supporto psicosociale nel periodo post-crisi, lo sviluppo di strumenti di monitoraggio e valutazione, l’analisi del contesto sono tutti modi per raggiungere con successo l’integrazione. In questo processo l’operatore sociale deve essere flessibile.


Modulo 2: Educazione Civica E Orientamento Professionale Per Minori Di Origine Straniera

Il modulo offre strumenti per aumentare la comprensione e l’empatia nel valutare i bisogni fisici, sociali e comunicativi utili a educatori e operatori sociali che lavorano con bambini, famiglie e minori stranieri non accompagnati in EU.

inoltre, esplora alcuni concetti sul ruolo di guida e orientamento con gli adolescenti per supportarli nel costruire la loro nuova vita nelle comunità ospitanti, non dimenticando il mandato migratorio familiare.

Nello specifico il modulo offre strumenti per:

  • approfondire e riflettere su alcuni concetti teorici sull’esprimere e il comunicare  i “bisogni umani” con un approccio interculturale
  • promuovere sempre il “Supremo interesse del minore” consapevoli delle aspettative migratorie dei minori co-sviluppare i Piani educativi individuali
  • co-sviluppare i Piani educativi individuali con i minori
  • trarre ispirazione dagli approcci metodologici dell’educazione civica, dell’educazione ai diritti umani, dell’educazione alla cittadinanza globale
  • favorire l’accesso al mercato del lavoro e l’inclusione sociale dei minori nelle comunità ospitanti

Perchè L’EDUCAZIONE CIVICA E L’ORIENTAMENTO PROFESSIONALE DEI MINORI DI ORIGINE STRANIERA sono fondamentali per garantire il Supremo Interesse del Minore?

Il dizionario Cambridge definisce l’orientamento come “l’aiuto e il consiglio su come fare qualcosa o su come gestire problemi connessi al lavoro, la formazione e le relazioni personali”.

Conseguentemente, nel definire il Supremo Interesse del Minore (Art. 3 Convenzione internazionale sui Diritti del Fanciullo) in una prospettiva a medio e lungo termine, l’abilità di orientare i minori nelle dimensioni intrapersonali, interpersonali e relazionali risulta una componente strategica per ogni figura professionale che lavora con questo target di riferimento.

Questo modulo prende ispirazione dal contesto italiano, dove nel 2017 più di 18.000 minori stranieri non accompagnati hanno fatto richiesta di protezione internazionale attraverso i canali di accoglienza istituzionali. In questo contesto, gli obiettivi, le aspettative e i bisogni degli adolescenti di culture ed esperienze sociali diverse sono una sfida importante da tenere in considerazione ogni giorno.

Unità Titolo Breve spiegazione dell’unità)
Unità 1 Bisogni umani fondamentali L’unità 1 offre una panoramica di alcuni principi teorici secondo cui si esprimono i bisogni umani fondamentali coniugati all’approccio della comunicazione non violenta per costruire rapporti di fiducia e confidenza nella relazione con i minori stranieri non accompagnati.
Unità 2 Piani educativi individuali L’unità 2 intende esplorare gli aspetti più importanti da tenere in considerazione quando si discute e si co-sviluppa il piano educativo con un minore.Praticamente, saranno proposti suggerimenti su come raccogliere adeguatamente le informazioni e interpretare correttamente le diverse norme culturali e sociali per tutelare e orientare i minori.
Unità 3 Orientamento e educazione civica L’unità 3 presenta alcune tecniche per stabilire un rapporto di fiducia con i minori sia a livello interpersonale che in termini di dinamica di gruppo. Per entrare “in relazione” gli operatori sociali e gli educatori hanno bisogno di sviluppare competenze interculturali per formare i minori su come interpretare e interagire con le norme sociali e culturali del paese di accoglienza.
Unità 4 Orientamento e sviluppo professionale L’unità 4 descrive gli aspetti più importanti per favorire l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo dei minori nelle comunità di accoglienza.